Il lusso “boicotta” Amazon

I marchi del lusso hanno un’avversione nei riguardi di Amazon, leader mondiale dell’e-commerce, e preferiscono affidarsi ad altri portali specializzati. Lo sostiene una ricerca diffusa dallo studio di marketing L2, evidenziando il numero molto basso di brand trattati da Amazon. Il colosso di Seattle ha compiuto passi significativi per “praticare vendite verticali” ed elevare i marchi high-end in collezione, acquistando in sequenza Shopbop (2006), Zappos (2009), MyHabit (2011), infine creando nel 2012 un ufficio dedicato esclusivamente al lusso. Ma L2 calcola che nella lista dei cento brand al top del mercato high-end, solo 16 sono presenti: “Amazon non sta andando da nessuna parte” spiega Galloway. Allo stesso tempo sono solo cinque i designer che compaiono nel sito: Calvin Klein, Kate Spade, Cole Haan, Tommy Hilfiger e Diane von Furstenberg, con prezzi inferiori alla media di mercato. Nel caso di Valentino, Burberry e Oscar de la Renta, la maggioranza dei prodotti offerti su Amazon riguarda specializzazioni affidate a licenziatati, tra cui profumi e occhiali da sole. (pt)

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