Il mercato del lusso sempre più deciso dai super ricchi: nel 2016 il 30% della spesa è opera del 4% dei top spender

Sono il vertice della piramide sociale dei clienti del lusso. È grazie a loro se l’industria continua a macinare numeri anche nel 2016 e se, soprattutto, dall’attuale di giro d’affari globale di 860 miliardi di euro si arriverà nel 2023 agli oltre 1.180 miliardi. I big spender dell’alto di gamma, quelli che ogni anno staccano scontrini per più di 36.000 euro per beni di lusso, sono il 4% dei 415 milioni di clienti del lusso nel mondo. Ma sono loro a muovere il 30% dei consumi. Lo sostiene lo studio “True-Luxury Global Consumer Insight” condotto dal Boston Consulting Group. Se la spesa per i beni personali (voce in cui ricadono i prodotto della moda) nel 2016 è leggermente calata, passando dai 322 miliardi dell’anno precedente agli attuali 318, le prospettive per il prossimo futuro sono di crescita. Intervistato da BCG, un campione di 12.000 super clienti da 10 Paesi dichiara di prevedere investimenti in calzature e borse, con un occhio di riguardo per lo stile casual: il successo di sneaker (giro d’affari di 3 miliardi nell’anno passato, erano 0,9 nel 2009) e down-jackets (mercato passato nello stesso lasso di tempo da 0,5 a 2 miliardi di valore) è confermato anche per il prossimo futuro. A trainare la spesa saranno soprattutto cinesi e statunitensi. (rp)

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