“Il mercato è in espansione, non perdete la chance”: per Deutsche Bank la soluzione è l’Eataly del lusso

Mettiamoci l’anima in pace: la LVMH italiana (probabilmente) non nascerà mai. “Ma forse è il momento di pensare a una conglomerata del retail, sul modello di quanto fatto da Eataly per il food, che permetta agli operatori del lusso italiano, che da soli non potrebbero mai permettersi un monomarca sulla 5th Avenue di New York, di presentarsi sui mercati in un modo più forte”. La proposta, o forse è meglio dire la suggestione, è venuta durante il 22° Fashion & Luxury Summit organizzato da Pambianco –Strategie a Milano (16 novembre). Ad avanzarla è Francesca Di Pasquantonio, Head of Global Luxury Research di Deutsche Bank, che ha provato così a rispondere alla domanda: che cosa può fare il sistema moda italiano per approfittare di tutte le opportunità offerte dal mercato? Già, perché l’alto di gamma vive nel 2017 un rimbalzo positivo che la stessa Di Pasquantonio definisce “sorprendente”. Stando alle rilevazioni dell’istituto tedesco, nel 2017 i consumi globali di beni di lusso crescono del 6-7% dopo un 2016 debole. I player italiani, attori di un Paese fulcro della filiera sia da un punto di vista produttivo che del mercato, non possono accontentarsi di raccogliere i frutti spontanei della stagione. Per questo Di Pasquantonio invita al coraggio e a pensare a “Lux-taly, una possibile soluzione originale ed efficace per valorizzare su scala globale i marchi italiani che non possono farlo individualmente, aiutando così a convertire il potenziale in risultati”.

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