Pare che Lanvin Group abbia messo Sergio Rossi in vendita

Pare che Lanvin Group abbia messo Sergio Rossi in vendita

Sergio Rossi è in vendita? Quattro anni fa il calzaturificio di San Mauro Pascoli (Forlì-Cesena) è passato sotto il controllo dei cinesi di Fosun Fashion Group, arricchendo il portafoglio marchi della divisione moda che poi Fosun ribattezzò Lanvin Group. Gli affari, però, non vanno benissimo. Né per Sergio Rossi e né per Lanvin Group. E girano voci che i cinesi stanno già vendendo asset per rastrellare liquidità.

Le difficoltà

Lanvin group ha definito il 2024 un anno di transizione. Soprattutto perché sono cambiati i direttori creativi dei marchi Lanvin (ora c’è Peter Copping) e di Sergio Rossi (dove si è insediato Paul Andrew). Un anno che però è costato parecchio, visto che il fatturato del gruppo è sceso del 23% a 328,89 milioni di euro. E l’utile lordo si è ridotto del 27% a 182,76 milioni di euro. Sempre nel 2024, il fatturato di Sergio Rossi è sceso del 30% rispetto al 2023, arrivando a 41,9 milioni di euro (erano 66,5 milioni nel 2019). Il margine lordo di Lanvin group è sceso dal 51 al 43% “a causa dei costi fissi di produzione e della discesa dei ricavi. Le spese di marketing e vendita sono diminuite di 4 milioni di euro grazie al controllo dei costi e all’implementazione di misure di miglioramento dell’efficienza”, ha indicato lo stesso gruppo.

 

 

Sergio Rossi in vendita

Per il momento l’esperienza di Fosun conferma la difficoltà dei cinesi di gestire marchi e aziende del lusso. Miss Tweed scrive che il marchio Lanvin, uno dei marchi più antichi di Francia, è stato così danneggiato che anche se passasse di mano ad un danaroso investitore ci sarebbero dubbi sulla sua possibilità di rinascere. La stessa testata scrive che tutti i marchi di Lanvin group secondo fonti bancarie sono “ufficiosamente sul mercato”. Ma nessuno si sta affrettando a fare un’offerta. Per cui in vendita, così come gli altri marchi, ci sarebbe anche Sergio Rossi. Non solo. Sempre secondo Miss Tweed, Fosun avrebbe già iniziato a vendere alcuni asset di questi marchi, come edifici e fabbriche, per poter rastrellare liquidità. (mv)

Foto dai social

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