Parigi concede la Légion d’Honneur a Marco Bizzarri (Gucci) che spiega come valorizzare i giovani: “Meno controllo, più instabilità”

Meno siamo vittime del “control freak”, più otteniamo risultati. L’instabilità? È creativa. Così parlò Marco Bizzarri, amministratore delegato di Gucci e, dall’altro ieri, membro dell’Ordine della Légion d’Honneur con il grado di Cavaliere. È la più alta onorificenza attribuita dalla Repubblica francese e a fregiarsene è un manager italiano, che guida una griffe italiana, di proprietà francese. E, per l’appunto, il prestigioso riconoscimento è stato attribuito a Bizzarri “per i meriti e i successi professionali al servizio della relazione fra Italia e Francia”. Il ceo di Gucci ha dedicato il riconoscimento a François-Henri Pinault, ma anche al suo team e ai suoi oltre 11.000 dipendenti che lavorano nel mondo. Proprio nei riguardi delle risorse umane della griffe, nei giorni precedenti, Bizzarri aveva fatto alcune osservazioni molto significative, in particolare riguardo ai giovani. “I ragazzi under 30 vedono Gucci come un’opportunità – ha spiegato Bizzarri -. Tutti devono potersi esprimere anche facendo errori, ma senza essere puniti troppo”. Bocciato, quindi, il “control freak”, ossia la mania del controllo, perché “io cerco di creare instabilità” ha concluso Bizzarri.

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