Per il lusso un 2018 così così, ma il 2019 (malgrado tutto) può essere l’anno della riscossa: “Già si vedono i primi segnali”

Se il 2018 ha deluso, il 2019 potrebbe essere l’anno del riassetto e del rilancio. Un’analisi dell’andamento economico-finanziario di molte griffe condotta da Business of Fashion mette in risalto che, se da un lato il 2018 non ha sorriso a importanti brand come Tiffany, Ferragamo, Tod’s e Prada, dall’altro i nuovi approcci ai mercati e ai clienti potrebbero portare i loro frutti già nel corso di quest’anno. Le vendite di Ferragamo in questi primi mesi del 2019 stanno infatti andando bene e anche Prada e Tiffany, nonostante un rallentamento della domanda in Cina, stanno crescendo: per Tiffany, in particolare, una spinta importante potrebbe arrivare dall’e-commerce, su cui si sono concentrate le attenzioni dei vertici. Hermès, “pur non avendo raggiunto il record di redditività del 2017” sottolinea il giornalista Pierre Mallevays, ha fatto registrate buoni risultati e soprattutto nessun calo delle vendite nella Repubblica Popolare. C’è poi chi cerca di mettere a punto soluzioni innovative e alternative per restare in corsa, come ad esempio il gruppo Galeries Lafayette che nel punto vendita sugli Champs-Elysés a Parigi, ha superato il concetto di shop-in-shop coccolando il cliente con la presenza di 300 “personal stylist” prenotabili tramite app e mettendo a sua disposizione delle “grucce intelligenti” in grado di fornire informazioni circa la disponibilità dei capi in magazzino. Le incognite sui mercati internazionali, insomma, potrebbero non riguardare il settore lusso nel corso dei prossimi 12 mesi. (art)

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