Renault piange, Kering ci spera: per de Meo una sfida titanica

Renault piange, Kering ci spera: per De Meo una sfida titanica

Per de Meo una sfida titanica da Kering. Anche se per i mercati la nomina dell’ex CEO di Renault a CEO del gruppo francese è una notizia buona per il lusso e cattiva per l’industria automobilistica, incapace di trattenere i talenti. C’è molta attesa e curiosità per le mosse di Luca de Meo, da possibili licenziamenti (lo ha fatto in Renault) a interventi per ottimizzare la supply chain. Ecco la sua lista dei compiti.

Le prime mosse

Investitori e creditori sono ansiosi di sapere se ci sarà un rimpasto ai vertici di Kering. François-Henri Pinault sarà presidente, Luca de Meo nuovo CEO affiancato da Francesca Bellettini e Jean-Marc Duplaix che, per ora, manterranno i loro ruoli di vice-CEO. Ma si aspettano anche un rafforzamento del team dirigenziale di Gucci. Lo scrive WWD. La sua nomina sarà effettiva dal 15 settembre. La speranza di Kering e degli azioni è che possa replicare quanto è accaduto in Renault: nel giro di 18 mesi, la casa automobilistica è tornata a crescere e a generare redditività. Anche attraverso importanti tagli al personale. “Non rallenteremo i piani d’azione definiti per il 2025″, ha dichiarato Pinault, che ha motivato la nomina dicendo di “aver bisogno di qualcuno con una visione nuova, di una nuova prospettiva sul mercato del lusso”. Lo riporta Business of Fashion. Kering vuole essere la prima ad avere questa nuova visione. Pinault ha anche sottolineato la competenza di de Meo sulla supply chain. E ha affermato: “Porterà sicuramente alcune nuove idee, una nuova visione su quell’area del business”.

 

 

Gli analisti

“L’esperienza di de Meo nel risanamento di un’azienda francese sarà particolarmente utile a Kering: sarà più disposto a prendere decisioni particolarmente difficili rispetto agli attuali dirigenti che venivano da una carriera interna”, ha scritto l’analista di RBC Capital Markets, Piral Dadhania. Ma il compito che lo attende non è affatto semplice. Lo sottolinea Thomas Chauvet di Citi secondo cui: “C’è ancora molto lavoro da fare in Gucci e Saint Laurent per ringiovanire entrambi i marchi e generare un flusso costante di fatturato e di cassa per il gruppo”. E lo evidenzia Luca Solca di Bernstein secondo cui: “Luca de Meo ha una sfida titanica davanti a lui”.

I tre obiettivi principali

Una sfida che ha tre obiettivi principali. Il primo è la rivitalizzazione dei marchi, tenendo conto che tutte le nomine fatte in Gucci, Balenciaga, Bottega Veneta non sono di de Meo, come segnala Erwan Rambourg di HSBC su Vogue Business. Il secondo è trovare una soluzione al problema del crescente indebitamento di Kering. Il terzo è la revisione del portafoglio. Il pensiero va all’accordo con Mayhoola per Valentino: rivedrà l’accordo? “Abbiamo un dirigente che proviene dall’industria automobilistica. Questo significa che siamo aperti nel fare cose che sono un po’ al di fuori del cuore del lusso?” si è interrogato Rambourg. “O, al contrario, significa che stiamo perdendo la nostra strada? Come sarà il portafoglio di Kering tra 10 anni rispetto ad oggi?” conclude l’analista. (mv)

Foto Kering

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