Richemont torna a crescere: il terzo trimestre segna il +6%. Ma il 2016 rimane critico

Vendite in crescita del 6% e ricavi per 3,3 miliardi di dollari (3,09 miliardi di euro), vale a dire in aumento del 5% su base annua e a cambi costanti. Sono i numeri del periodo ottobre-dicembre 2016 (terzo trimestre dell’anno fiscale svizzero) di Richemont, gruppo del lusso che ha in pancia marchi di pelletteria come Dunhill e Lancel, e griffe della gioielleria. Una boccata d’ossigeno per la holding elvetica: nel primo semestre 2016 gli utili sono calati del 45%, risultati negativi che hanno motivato, a partire dalla prossima estate, l’avvicendamento alle poltrone di direzione generale e direttore finanziario. Tornando ai dati dell’ultimo trimestre, le vendite sono aumentate del 3% in Europa, del 10% nell’area dell’Asia-Pacifico e dell’8% nelle Americhe. Dati negativi da Giappone, Medio Oriente e Africa. Il rimbalzo positivo mitiga, ma non risolve del tutto, le criticità dell’anno: l’andamento aggregato dei primi 9 mesi segna le vendite a cambi costanti a -6%. (rp)

CONTENUTI PREMIUM

Scegli uno dei nostri piani di abbonamento

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
iscriviti adesso
×