Rivoluzione Lanvin: niente sfilate a settembre, attesa per il nuovo ceo, mistero per la direzione creativa

A lanciare l’indiscrezione è stato il quotidiano MFFashion. Ribaltando tutte le carte in tavola, la griffe francese Lanvin, controllata dai cinesi Fosun, avrebbe accarezzato la possibilità di arruolare nuovamente il suo ex (e storico) direttore creativo Alber Elbaz, “artefice del successo del marchio tra il 2001 e il 2015 –  scrive MFF -, e che sarebbe stato ricontattato dal gruppo asiatico subentrato di recente all’imprenditrice taiwanese Shaw-Lan Wang con cui Elbaz aveva avuto forti dissidi sfociati in un burrascoso divorzio”. Un rientrare in gioco che, però, non pare destinato a essere finalizzato, perché il candicato più credibile pare essere “Guillaume Henry, stilista francese ex Carven ed ex Nina Ricci”, al quale dovrebbe quindi toccare in sorte il ruolo che, dal 2016 a oggi ha visto avvicendarsi freneticamente Bouchra Jarrar (uscita nel 2017) e Olivier Lapidus (licenziato nel marzo di quest’anno). Una rivoluzione continua che porterà Lanvin a non sfilare a Parigi il prossimo settembre (collezioni estiva 2019), in attesa che negli stessi giorni sia reso ufficiale l’arrivo del nuovo ceo Jean-Philippe Hecquet, che ai primi di luglio ha lasciato la poltrona di amministratore delegato di Sandro (brand di proprietà del gruppo SMCP, a sua volta controllato dai cinesi di Shandong Ruyi). MMF segnala che la griffe, per ora, si tricera dietro il “no comment”. Come finirà?

 

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