Tomas Maier molla Bottega Veneta dopo 17 anni, ma Lahrs ha già pronto il successore: gira il nome di Phoebe Philo

“In gran parte a causa delle esigenze creative di alto livello di Tomas, Bottega Veneta è diventata la casa che è oggi, l’ha rimessa sulla scena del lusso e ne ha fatto un riferimento indiscusso”. Nel momento più difficile del matrimonio fra la maison del gruppo Kering e Tomas Maier (nella foto), quello della separazione, François-Henri Pinault riconosce l’enorme contributo portato in 17 anni dallo stilista tedesco. Giunto in Bottega Veneta nel 2001 attraverso Tom Ford, allora direttore creativo di Gucci e Yves Saint Laurent, a Maier fu affidato il compito di risollevare il marchio di pelletteria che stava affrontando uno dei suoi momenti più bui. Lo stilista tedesco non solo è riuscito in tutto ciò, ma ha reso Bottega Veneta uno dei marchi più importanti del gruppo facendogli superare il miliardo di vendite in un decennio. Una parabola ascendente che tre anni fa si è interrotta, invertendo la direzione. Proprio nell’ottobre 2016, dopo il suo insediamento come amministratore delegato, Claus Dietrich Lahrs ha puntato i riflettori su store e diversificazione del prodotto, individuati come i settori sui quali puntare per contrastare lo streetwear che negli ultimi anni sta assorbendo quote crescenti di mercato. Individuare l’erede di Maier, a questo punto, non solo sarà determinante per il futuro del brand, ma dovrà anche essere un processo rapido. Secondo i ben informati, l’annuncio del suo successore potrebbe avvenire già nei prossimi giorni, al massimo nel giro di poche settimane. E c’è già un nome che circola più di altri, quello di Phoebe Philo, ex Celine, apprezzatissima per la sua attenzione e visione in fatto di borse. (art) (foto da wwd.com)

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