Tutti i guai di Capri: dalla fusione saltata alla vendita Versace

Tutti i guai di Capri: dalla fusione saltata alla vendita Versace

Tutti i guai di Capri Holdings. Dopo che la fusione da 8,5 miliardi di dollari annunciata nell’agosto 2023 con Tapestry è stata bloccata, per Capri è iniziato un calvario. La società spera ora che la vendita di Versace possa rappresentare un punto di svolta. Sono arrivate risorse economiche che dovranno essere spese bene. Ci penserà il CEO John Idol, che l’anno scorso ha incassato uno stipendio del 14% inferiore rispetto a quello dell’anno precedente. Colpa del crollo delle azioni della società che guida.

Tutti i guai di Capri Holdings

Nell’agosto 2023 Tapestry aveva progettato di acquisire Capri Holdings pagando 57 dollari ad azione. La fusione è stata poi bloccata dal Governo a causa dell’antitrust. Le azioni di Capri sono finite in caduta libera e oggi sono quotate attorno a 17,60 dollari per azione: -48% rispetto ad un anno fa. Viceversa Tapestry ha visto le quotazioni volare dai 50 di allora ai più di 85 dollari dell’ultima seduta. Il no dell’antitrust, la fusione bloccata e il conseguente crollo delle azioni ha scosso anche il management di Capri. Il CEO John Idol ha visto il suo stipendio complessivo ridursi del 14% a 9,1 milioni di dollari. Thomas Edwards, ex direttore finanziario e operativo di Capri, ha ricevuto uno stipendio di 4,4 milioni di dollari. Ma ha preferito lasciare l’azienda per diventare direttore finanziario e operativo di Macy’s. E Cedric Willmotte, ex CEO del marchio Michael Kors, ha percepito uno stipendio di 5 milioni di dollari, prima di essere sostituito dallo stesso Idol.

 

 

Le risorse post Versace

Che ha dichiarato agli analisti che la vendita di Versace aiuterà Capri sia ad alleviare il debito sia a riacquistare azioni in futuro. Prima di lasciare Capri, Edwards aveva affermato che l’azienda era ben attrezzata per sopportare la guerra dei dazi, poiché la maggior parte dei prodotti Michael Kors proviene da Vietnam, Cambogia e Indonesia. Lo scrive WWD.

In cerca di una svolta

Capri cerca un punto di svolta dopo i negativi risultati comunicati un mese fa. Nel trimestre conclusosi a marzo 2025, il fatturato è sceso del 15,4% a 1,04 miliardi di dollari. Mentre le perdite rettificate sono state di 581 milioni di dollari, rispetto ai 50 milioni di un anno fa. “Il mercato non è crollato nemmeno lontanamente di quel livello, e pochissimi altri rivenditori stanno mostrando questo tipo di deterioramento”, ha affermato Neil Saunders, CEO di GlobalData. Lo riporta WWD. Saunders è stato particolarmente severo con il management di Capri a cui ha attribuito la colpa di questo pessimo andamento. (mv)

Foto Capri Holdings

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