Cucinelli corre, Ralph Lauren tiene, Mulberry punta al rilancio

Cucinelli corre, Ralph Lauren tiene, Mulberry punta al rilancio

Fiducia. È la parola che collega i risultati positivi di Brunello Cucinelli, le dichiarazione di Patrice Louvet, CEO di Ralph Lauren, e i bonifici fatti dai due soci di maggioranza per finanziare con 20 milioni di sterline il piano con cui Mulberry punta al rilancio.

Doppia cifra per Cucinelli

Le acque del lusso sono agitatissime ma ci sono ancora isole sicure. L’azienda Brunello Cucinelli ha archiviato il primo semestre 2025 con ricavi a 684 milioni, +10,2% a cambi correnti e +10,7% a cambi costanti rispetto al primo semestre 2024. I dati sono in linea con le attese. Desta stupore il fatto che il marchio ha registrato un incremento dei ricavi a doppia cifra anche in Cina, considerato il mercato più in difficoltà del settore in questo periodo. “Forse stiamo raccogliendo i frutti della nostra idea di lavorare e vivere in armonia con il creato, credendo sempre nella grande artigianalità, qualità ed esclusività” commenta Brunello Cucinelli. Che aggiunge come stia proseguendo molto bene la raccolta ordini collezione uomo Primavera-Estate 2026. L’imprenditore conferma le previsioni di una crescita “intorno al 10%” nel 2025 e nel 2026.

 

 

Scegliere i marchi noti

Il successo di Cucinelli sarà dovuto al fatto che “i clienti che affrontano un’incertezza economica si rivolgono a marchi noti, tra cui Ralph Lauren” come ha detto il CEO del marchio americano Patrice Louvet a Bloomberg TV. “I nostri consumatori principali sono in realtà ancora molto resilienti”, ha precisato lo stesso Louvet. Interrogato sull’impatto dei dazi USA, Louvet ha detto che il fatto di avere una catena di approvvigionamento diversificata aiuterà il marchio. E in caso di necessità Ralph Lauren ha dei prezzi che gli consentirebbero di ricorrere ad “attività promozionali”.

Mulberry punta al rilancio

“Gli investimenti dipendono in gran parte dallo stato di fiducia” diceva Keynes. E Challice e Frasers Group, i soci di maggioranza del marchio britannico di pelletteria Mulberry, hanno applicato il concetto alla lettera. Hanno iniettato 20 milioni di sterline per finanziare il piano di ristrutturazione del marchio. Tutto ciò nonostante gli ultimi risultati finanziari siano negativi: vendite scese del 21% a 120,4 milioni di sterline nell’ultimo esercizio chiuso a fine marzo con una perdita ante imposte salita a 23,7 milioni. E fiducia la mostra soprattutto il CEO di Mulberry Andrea Baldo: “Abbiamo compiuto progressi significativi nel gettare le basi per la ripresa di Mulberry”. Lo riporta Retail Gazette. Baldo conferma gli obiettivi a medio termine: oltre 200 milioni di sterline di fatturato e un margine EBIT rettificato del 15%. (mv)

Foto Cucinelli, Ralph Lauren, Mulberry

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