Sarà pure in crisi ma il lusso non perde il suo fascino per gli investitori. Nonostante i dazi che avranno un impatto negativo sul mercato. È quanto emerge dal report “Fashion & Luxury Private Equity and Investors Survey 2025” di Deloitte, che ha coinvolto 60 fondi di private equity e 114 aziende globali del comparto. Ecco i principali risultati che verranno analizzati a Milano il 25 settembre.
Il lusso non perde il suo fascino
Secondo il report Deloitte, 9 investitori su 10 continueranno a puntare sul settore fashion e luxury. Nonostante l’80% di loro ritiene i dazi una minaccia significativa per il mercato, in particolare per Nord America, Europa e Asia. Per la precisione, il 92% dei fondi valuta operazioni M&A nel settore, con un approccio più prudente rispetto al passato. Le aree di interesse sono: cosmetica e profumi (25%); manifatturiero di abbigliamento e accessori (24%); retail di abbigliamento e accessori (14%); arredamento (11%). C’è un aspetto interessante che è stato sottolineato da Elio Milantoni di Deloitte Advisory: “Oltre la metà degli investitori orienta le proprie strategie verso aziende di medie dimensioni (con valori medi di circa 260 milioni di euro), con l’obiettivo di favorire un processo di consolidamento del comparto. Parallelamente, si osserva uno spostamento delle preferenze di investimento verso segmenti complementari del mondo F&L”. Lo scrive Borsa Italiana.
I numeri
Nel 2024 il mercato delle operazioni di fusione e acquisizione ha registrato 333 accordi a livello globale, 25 in meno rispetto all’anno precedente. Nel primo semestre 2025 le operazioni sono state 162 (-14% sul 2024). Federico Bazzani, partner di Deloitte Advisory, afferma come “Per le aziende del comparto sarà fondamentale identificare nuove strategie di posizionamento e differenziazione per recuperare il calo dei volumi e riattivare i canali distributivi”. Gli investitori non trascurano le potenzialità dell’intelligenza artificiale. Secondo il sondaggio Deloitte, riportato da QuiFinanza, le aree dove l’IA ha un maggiore impatto sono: customer experience (28%); marketing e vendite (24%); sicurezza (19%); supply chain (13%). (mv)
Foto Hermès
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