Se dal deal Kering-L’Oréal passa la salvezza di Gucci (e non solo)

Se dal deal Kering-L’Oréal passa la salvezza di Gucci (e non solo)

La divisione Kering Beauté passa a L’Oréal per 4 miliardi di euro. Dopo le continue vendite di beni immobiliari e il rinvio dell’accordo con Mayhoola per Valentino, il nuovo CEO di Kering Luca de Meo prende un’altra decisione importante al fine di ridurre il debito della società. Ci dobbiamo attendere la cessione di altri asset? Il deal Kering-L’Oréal, tra l’altro, potrebbe indurre l’azienda del beauty a sfilarsi dalla corsa per accaparrarsi Armani.

Il deal Kering-L’Oréal

Kering ha annunciato una partnership con L’Oréal, che prevede la vendita della sua divisione Beauté a L’Oréal per 4 miliardi di euro. L’accordo comprende la compravendita del marchio Creed e la licenza per 50 anni dei marchi Bottega Veneta e Balenciaga. Ma soprattutto Gucci alla scadenza del contratto di licenza con Coty (probabilmente entro il 2028). Infine, la partnership prevede la costituzione di una joint venture al 50% nel settore del benessere. L’Oréal pagherà a Kering anche le royalty sui suoi marchi in licenza. L’accordo dovrebbe concludersi nella prima metà del 2026.

 

 

Le reazioni

“Siamo sorpresi da questa inversione di tendenza nella strategia della divisione beauty, che mirava a replicare il percorso di successo di Kering Eyewear” afferma Citi in una nota. Per Bernstein la decisione di vendere Kering Beauté “a un prezzo simile a quello pagato per Creed due anni fa è una medicina amara ma necessaria”. Necessaria per ridurre l’elevato indebitamento del gruppo francese del lusso, che da tempo sta insistendo sulla strategia di incassare. Strategia che il nuovo CEO de Meo ha ulteriormente accelerato e rafforzato. “Allontanarsi dal business della bellezza consentirà a de Meo di concentrare tutta la sua attenzione sulla svolta di Gucci” sottolineano gli analisti Bernstein. D’altra parte per privarsi di questo asset piuttosto giovane (la divisione nata nel 2023) vuol dire che la situazione di Kering era davvero arrivata ad un punto critico. Secondo gli analisti la divisione non è stata affatto svenduta, anzi. Inoltre, l’operazione mette al sicuro le casse Kering per cui non ci dovrebbe essere nessun altra cessione importante. Almeno per ora.

L’Oréal si sfila da Armani?

L’investimento da oltre 4 miliardi di euro da parte di L’Oréal potrebbe essere considerato come un segnale di disinteresse verso l’acquisizione della casa di moda Armani. Come indicato nel testamento di Giorgio Armani, L’Oréal è una delle tre società preferite per la cessione delle attività. Le altre due sono LVMH e EssilorLuxottica. (mv)

Foto Creed

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