Deforestazione, la Commissione prepara il rinvio dell’EUDR al 2027

Deforestazione, la Commissione prepara il rinvio dell’EUDR al 2027

È troppo presto per l’entrata in applicazione, occorrono ancora correttivi per le imprese comunitarie e le filiere extra-europee. La Commissione prepara il rinvio dell’EUDR al 2027 e a darne notizia durante un evento pubblico è stata il commissario europeo all’Ambiente Jessika Roswall. Il Regolamento anti-deforestazione, che prevede oneri di due diligence per il commercio internazionale di alcuni prodotti (tra cui la pelle bovina a ogni stadio di lavorazione), sarebbe dovuto entrare in applicazione già nel dicembre del 2024 per le grandi aziende e nel 2025 per le PMI ed è già reduce della dilazione di un anno.

Il rinvio dell’EUDR al 2027

Roswall (in foto Imagoeconomica) ha annunciato, racconta Euractiv, l’intenzione di rinviare ancora l’EUDR a margine della presentazione degli accordi commerciali con l’Indonesia. Il Paese asiatico, produttore di olio di palma (anch’esso tra i prodotti inclusi nel fatidico Annex I del regolamento), avrebbe chiesto più tempo per adeguarsi ai requisiti tecnici previsti dalla normativa. Accodandosi alle richieste della Casa Bianca (come vi raccontiamo sul numero di settembre del mensile La Conceria) e delle filiere industriali comunitarie: quella della pelle con UNIC e Cotance, così come quella del legno.

 

 

La notizia

La notizia arriva nel primo dei tre giorni di Lineapelle (Fieramilano Rho, 23-25 settembre), dove è previsto per il 24 un convegno proprio sul tema. L’europarlamentare tedesca Christine Schneider si augura che il rinvio sia occasione per rivedere anche il regolamento di modo da smussarne gli aspetti di più difficile applicazione. Ad esempio? L’introduzione nel benchmark Paese (che al momento prevede tre categorie di rischio da cui dipendono la complessità della due diligence da redigere) della fascia “no risk” per le origini sicure da esentare dagli oneri di tracciabilità e geolocalizzazione.

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