Export brasiliano nel primo semestre: calzature su, pelli giù

Export brasiliano nel primo semestre: calzature su, pelli giù

Nel primo semestre del 2025, l’export brasiliano di calzature ha mostrato segnali contrastanti. Secondo i dati elaborati da SECEX per Abicalçados, il Brasile ha esportato 52,7 milioni di paia di scarpe, con un incremento dell’8,8% rispetto allo stesso periodo del 2024. Tuttavia, il valore medio per paio è sceso del 5,4%, portando il fatturato complessivo a 497,3 milioni di dollari, in crescita solo del 3%. Parallelamente, stando ai dati diffusi da CICB, le esportazioni di pelli e cuoio hanno subito un calo significativo. 572,4 milioni di dollari nel semestre, in diminuzione dell’11,9% rispetto al 2024, nonostante un aumento del 2,9% in peso. Le tensioni commerciali globali e l’incertezza geopolitica continuano a pesare sul settore.

I dati dell’export brasiliano 

Nel dettaglio, il mese di giugno 2025 ha registrato un export di 6,87 milioni di paia di calzature, per un valore di 70,17 milioni di dollari. Rispetto a giugno 2024, si tratta di un aumento del 24,5% in volume e dell’11,2% in valore, ma con un calo del 10,7% nel valore medio per paio, sceso a 10,22 dollari. I principali mercati di destinazione sono stati gli Stati Uniti (29,6% del valore totale), l’Argentina (14,3%) e la Colombia (6,2%). In particolare, gli USA hanno aumentato gli acquisti del 25,4% in valore e del 39,4% in volume, mentre l’Argentina ha ridotto le importazioni del 20,3% in valore. Dal punto di vista dei materiali, le calzature in materiale sintetico rappresentano il 48,8% del valore esportato, seguite da quelle in cuoio (37,5%) e in tessuto (12,5%). Le calzature sportive hanno subito un calo del 25,5% in valore nel semestre, mentre i sandali e infradito hanno registrato un incremento del 12%. A livello regionale, il Rio Grande do Sul si conferma leader con il 46,8% del valore esportato, seguito da Ceará (21%) e São Paulo (10,6%).

 

 

Rallentamento per la pelle

Le esportazioni brasiliane di pelle hanno chiuso il semestre con un calo del 17,9% a giugno rispetto allo stesso mese del 2024, toccando quota 83,4 milioni di dollari. Anche i volumi sono scesi. -14,8% in metri quadrati e -17,6% in peso. Il secondo trimestre ha mostrato un peggioramento rispetto al primo, con volumi in calo per tre mesi consecutivi, nonostante un lieve miglioramento nei prezzi medi. Tra i principali mercati, la Cina ha mantenuto la leadership con il 29,6% del valore esportato, pur registrando un calo del 12,7% in valore. Gli Stati Uniti, al secondo posto, hanno ridotto gli acquisti del 10,6%, mentre l’Italia ha visto un calo del 13,2%. In controtendenza, la Corea del Sud (+31,4%) e la Spagna (+98,1%) hanno aumentato significativamente le importazioni. Per tipologia, il cuoio finito rappresenta il 49,5% del valore esportato e ha mostrato una crescita del 3,7%, mentre il wet blue ha perso il 25,3% in valore.

Foto Shutterstock

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