Francia blocca l’export bovino per fermare la diffusione della LSD

Francia blocca l’export bovino per fermare la diffusione della LSD

La Francia blocca l’export bovino e corre ai ripari per arginare la recrudescenza della dermatite nodulare contagiosa (LSD), una malattia virale che colpisce i bovini e che, nelle ultime settimane, ha riacceso focolai in diverse regioni del Paese. Dopo un periodo di apparente stabilità, nuovi casi sono stati segnalati nei dipartimenti di Ain, Giura e Occitania, con sospetti legati a movimenti irregolari di animali. Il rischio di propagazione oltre i confini nazionali ha spinto il governo a varare misure straordinarie, valide fino al 4 novembre, per tutelare il patrimonio zootecnico e rassicurare i partner europei.

Francia blocca l’export bovino

A partire dal 18 ottobre, la Francia ha imposto il divieto assoluto di esportazione di bovini dalla Francia continentale. Vietati anche raduni, fiere e manifestazioni zootecniche su tutto il territorio metropolitano, mentre nelle zone regolamentate – tra cui Alvernia-Rodano, Borgogna, Franca Contea e Occitania – sono sospesi i mercati di animali destinati alla riproduzione. Le autorità locali, sotto la supervisione dei prefetti, intensificheranno i controlli per garantire il rispetto delle norme. Chi trasgredisce rischia sanzioni severe, inclusa la perdita di eventuali indennizzi statali.

 

 

Il sostegno agli allevatori

Consapevole dell’impatto economico del provvedimento, la ministra dell’Agricoltura Annie Genevard ha assicurato che il governo monitorerà l’andamento dei prezzi per evitare distorsioni o speculazioni. “Ho deciso di attuare queste misure rafforzate perché il mancato rispetto delle norme relative alla movimentazione dei bovini è all’origine della diffusione della malattia in Francia e dell’intollerabile ritardo, per tutti, nel porre fine alla crisi. Queste misure sono necessarie per preservare l’allevamento bovino francese e rassicurare i nostri partner europei e commerciali”, ha sottolineato la ministra (fonte Ruminantia). Oggi è previsto un incontro con i rappresentanti della filiera per discutere misure di compensazione. Se la situazione epidemiologica lo permetterà, le restrizioni saranno revocate il 5 novembre.

Foto Shutterstock

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