In Spagna piove sul bagnato: nel 2025 cala l’export di pelle

In Spagna piove sul bagnato: nel 2025 cala l'export di pelle

Il settore conciario spagnolo sta attraversando una fase complessa, segnata da dinamiche contrastanti tra i diversi comparti. Nei primi nove mesi del 2025 i dati della Direzione generale delle dogane evidenziano un calo dell’export di pelle grezza e finita, mentre cresce la domanda estera di semiconciato. Una tendenza che si riflette anche nelle importazioni, con flessioni nei segmenti tradizionali e un incremento significativo delle pelli semilavorate. Questa evoluzione mette in luce le difficoltà delle aziende specializzate nella pelle finita, già penalizzate da un contesto internazionale incerto. Al tempo stesso, il semiconciato sembra emergere come un comparto più resiliente, capace di intercettare nuove opportunità di mercato.

Cala l’export di pelle

Come scrive LederPiel, tra gennaio e settembre 2025 le esportazioni di pelli grezze hanno registrato un calo del 9%, pari a 8,2 milioni di euro in meno rispetto allo stesso periodo del 2024. Anche le pelli conciate hanno subito una contrazione del 4,1%, con una perdita di 12,6 milioni di euro. In controtendenza, le pelli semiconciate hanno segnato un incremento del 16,8%, pari a 6,8 milioni di euro, confermando un crescente interesse internazionale verso prodotti intermedi. Questo spostamento evidenzia un cambiamento strutturale nella domanda globale, che penalizza i prodotti finiti e favorisce quelli semilavorati.

 

 

La bilancia commerciale

Sul fronte delle importazioni, la Spagna ha ridotto gli acquisti di pelli grezze (-2,5%, pari a 1 milione di euro) e di pelli conciate (-2,7%, pari a 5,6 milioni di euro). Al contrario, le pelli semiconciate hanno registrato un aumento del 16,1%, con un valore aggiuntivo di 11,1 milioni di euro. Nonostante queste oscillazioni, la bilancia commerciale della pelle ha mantenuto un saldo positivo: tra gennaio e settembre 2025 il surplus è stato di 103,7 milioni di euro, confermando la capacità del settore di generare valore all’estero, pur in un contesto di forte trasformazione.

Foto Shutterstock

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