Il governo indiano semplifica le normative doganali per cercare di alleviare le conseguenze dei dazi USA. È stato questo uno degli ultimi provvedimenti. Oltre a quello di ripristinare le esenzioni dai dazi per l’import delle materie prime (tra cui la pelle) utilizzate dai produttori locali per realizzare beni destinati all’export.
L’India semplifica le normative doganali
Gli esportatori indiani di abbigliamento, scarpe e borse hanno incontrato il primo ministro Narendra Modi chiedendo misure capaci di sostenerli in un momento di difficoltà causato dai dazi USA al 50% sull’import di prodotti indiani. In particolare, riporta Bloomberg, hanno chiesto la sospensione temporanea dei rimborsi dei prestiti e mutui e tassi di interesse agevolati. E hanno invocato la banca centrale affinché indebolisca la rupia al fine di compensare, almeno in parte, le perdite verso il loro primo mercato di sbocco: gli Stati Uniti.
Rivisto il quadro doganale
In questo contesto, il governo locale aveva già rivisto il proprio quadro doganale per sostenere gli esportatori nei settori tessile e della pelle. Reintroducendo il dazio pari a zero per le importazioni di materiali, tra cui wet blue, crust e pelle conciata, fibbie, cerniere, suole, fodere e accessori. Quando, però, questi materiali vengono utilizzati dalla filiera locale per la produzione di prodotti finiti destinati all’esportazione. Tali esenzioni erano scadute a fine marzo 2025, in quanto il governo non aveva emesso un’ulteriore proroga. Il provvedimento mira a sostenere gli esportatori che si trovano ad affrontare una domanda più debole a causa del regime tariffario reciproco con gli Stati Uniti. Secondo quanto scrive ILM, oltre che a sostenere l’export, il governo indiano mira a semplificare, rendere trasparente e migliorare la facilità di fare impresa in India. Rendendo così il Paese asiatico più competitivo sui mercati globali. (mv)
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