La Milano Fashion Week è partita con il botto, tra esperimenti urbani, ritorni alle origini e riflessioni sull’intimità. Tre sfilate hanno già lasciato il segno di un calendario (primavera-estate 23-29 settembre) fitto. Diesel, per esempio, ha trasformato la città in un campo di “battaglia” creativo attraverso una caccia al tesoro. Gucci ha invece inaugurato una nuova era con Demna, che ha portato in scena “La Famiglia”, collezione di debutto che riscrive i codici del marchio partendo dagli archivi. Mentre Alberta Ferretti ha scelto la via del “low profile” con una collezione che riscopre il senso della riservatezza. Ecco cosa si è visto finora in giro alla Milano Fashion Week.
Cosa si è visto finora alla Milano Fashion Week
Glenn Martens ha portato Diesel fuori dai confini tradizionali della passerella, trasformando Milano in una mappa da esplorare. Con l’evento Egg Hunt, 55 look sono stati disseminati per le strade, ciascuno racchiuso in un gigantesco uovo trasparente. Il pubblico, armato di QR code, ha partecipato a una caccia al tesoro che ha unito moda, gioco e tecnologia. La collezione ha comunque puntato su un mix&match di denim, pelle e maglieria. L’intelligenza artificiale ha contribuito al processo creativo, ma sempre seguendo l’identità Diesel “Per noi è un grande stimolo, ma parte sempre da una grande conoscenza dell’intero campo della moda e dalla consapevolezza del nostro DNA”, ha sottolineato Renzo Rosso, patron di OTB. (lo riporta Fashion Network) Il risultato? Abiti destrutturati e silhouette ibride.
“La Famiglia” di Gucci
Per il suo primo atto da Gucci, Demna ha deciso di calarsi negli archivi. Il suo ingresso nel marchio fiorentino è stato un omaggio alla storia del marchio. “La Famiglia”, così si chiama la collezione, ripercorre i codici estetici dei suoi predecessori, dal glamour sfrontato di Tom Ford, al massimalismo di Alessandro Michele, fino all’approccio radicale di Frida Giannini. Il tutto reinterpretato con il tocco scultoreo e visionario di Demna, che ha saputo giocare con volumi e proporzioni. La collezione, lanciata prima della sfilata sui social, e poi con un film proiettato ieri sera, ha anticipato il messaggio di Demna. Gucci è tornato ad essere un insieme di voci. E gli abiti, dalle gonne in pelle ai vestiti floreali, fino ai jeans a vita bassa, sembrano confermarlo.
La riservatezza di Alberta Ferretti
In un mondo allo sbando, Alberta Ferretti sceglie il silenzio. La collezione “In Confidence”, firmata da Lorenzo Serafini, è un invito a riscoprire la bellezza della riservatezza. La collezione punta su completi che si trasformano in pigiami, sciarpe che diventano kimono, accessori in pelle che accompagnano il corpo. Utile unito al dilettevole, in un’epoca di sovraesposizione.
Foto Gucci, Alberta Ferretti e Diesel
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