Fendi in modo duale, Armani come può: pelle e pelliccia dominano l’ultima giornata di Milano Moda Uomo

Sono la pelle e la pelliccia i protagonisti dell’ultima giornata di Milano Moda Uomo. E, se è vero che alcune maison hanno deciso di seguire la strada del fur free, pelle e pelliccia tuttavia non scompaiono affatto, anzi. Si adegua al trend (seppur con alcuni distinguo) anche Emporio Armani, uno degli show più attesi in chiusura della fashion week meneghina. Una collezione che sfida le temperature sotto zero senza derogare alla pulizia delle linee e all’eleganza della seconda linea del brand. Emporio Armani utilizza, per imitare le pellicce, materiali sintetici abbinati a lana e seta, salvo alcuni capi dove impiega invece la pelle di montone. Il brand porta in passerella giubbotti con scaglie di coccodrillo e tanti gli accessori a prova di basse temperature: dai colbacchi alle maxi-borse, fino agli scarponi con il pelo e a quelli che ricordano il trekking.

Le scelte di Fendi e D&G

Da Fendi, Silvia Venturini Fendi ha scelto di chiamare come guest artist di stagione Karl Lagerfeld, il designer tedesco legato alla maison fin dal 1965. Torna il completo formale, ma rivisto alla luce dell’idea del dualismo: giacche costruite con materiali diversi e da colori contrastanti tra loro e tenuti insieme da zip e cuciture come lana compatta interrotta dall’organza trasparente, oppure una pelliccia doppiata con materiale tecnico. In scena anche una cascata di accessori, tra il cui il debutto della versione maschile della Baguette, uno dei modelli iconici del marchio. Fuori dal calendario anche la sfilata, riservata, del Fatto a Mano di Dolce & Gabbana, griffe che ha portato stampa e addetti ai lavori dentro la sede della maison in viale Piave. Importante l’uso dei pellami preziosi: coccodrillo per gli accessori, inserti di pelliccia nei cappotti e montone per i capispalla.

Oltre il formale

Più posato l’uomo disegnato da N°21 che conferma comunque il trend del momento: la fine degli eccessi dello sportswear, ma anche quelli del formale più tradizionale. In passerella va in scena una collezione che sposta l’asticella verso l’ambiguità di genere che nasce dal cameratismo degli uomini, spiega il designer Alessandro Dell’Acqua riferendosi all’ispirazione della linea, tratta dal film di Fassbinder ‘Querelle de Brest’. Sfilano camicie in pelle, pantaloni di vernice, completi formali indossati con doppie maglie dallo scollo ampio, pellicce animalier e maxi bomber. Tra i défilé di ieri anche Pal Zileri, impegnato nel ripensamento del tailoring – core business dell’azienda veneta – in modo più libero e contemporaneo, con pantaloni classici abbinati alla t-shirt a fantasia di piume o felci o il parka invaso da un motivo di zebre che si rincorrono come in un quadro di Escher. Importanti i colli di pelliccia a chiudere i capispalla. Da Daks, che festeggia i suoi primi 125 anni, va in scena una celebrazione della sua vena brit con disegni delle stoffe che arrivano direttamente dagli archivi, dai check al gessato. Fuori dal coro, come ormai da tradizione, i gemelli Dean and Dan Caten di Dsquared2 che mettono al centro la loro vena hard rock in una sfilata con unisce sportswear tecnico e look da star del palcoscenico.

Ora tocca a Parigi

La capitale francese prende il testimone da Londra e Milano con un cartellone ricco di appuntamenti, confermando il proprio buon momento nello scacchiere delle capitali della moda nonostante le manifestazioni dei gilet gialli in programma per sabato 19 (che hanno portato variazioni al calendario). Da oggi a domenica, la Ville Lumière accoglierà 56 sfilate dedicate alle collezioni di menswear per l’Autunno-Inverno 2019/20, contro le 50 del giugno scorso. In programma, al fianco dei grandi nomi Louis Vuitton, Dior, Hermès, Balmain c’è l’atteso show di Celine Homme che segna il debutto di Hedi Slimane, in programma domenica. Tra le novità più chiacchierate del calendario anche Jil Sander (venerdì) che ha abbandonato Milano alla volta di Parigi, Jacquemus (domenica) che presenterà la seconda collezione maschile dopo il debutto a Marsiglia, J.W. Anderson direttamente da Londra e Raf Simons da New York (entrambi nella giornata di mercoledì). Debutteranno, invece, in veste di nuovi direttori creativi Kris Van Assche presso Berluti e Federico Curradi da Rochas. (mb) (da sinistra nella foto modelli: Armani, N. 21 e Fendi)

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