La chiusura di Firenze e Riva del Garda: gli italiani frenano Pitti che pensa all’anticipo delle date, Expo Schuh conferma

Secondo i dati forniti dagli organizzatori, alla Fortezza da Basso, la scorsa settimana, 19.000 buyer (20.500 quelli dell’edizione record del giugno 2016) hanno fatto il loro ingresso a Pitti Immagine Uomo. Mentre gli stranieri sono in linea con l’anno scorso, il numero degli italiani scende di quasi il 9%, anche a causa dello sciopero nazionale dei trasporti di giovedì/venerdì. I visitatori complessivi dovrebbero essere circa 30.000. Dati “non deludenti”, ma che fanno riflettere e riportano d’attualità il tema delle date. Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti, ha affermato: “Ricordo che un tempo Pitti si svolgeva a settembre e a febbraio mentre ora siamo fissi a gennaio e giugno. Forse serve un aggiornamento”. Un cambiamento forse dettato dall’esigenza di anticipare la settimana della moda milanese e di conseguenza anche l’evento fiorentino, ma che non convince del tutto gli espositori: “Le date di Pitti sono perfette” sintetizza Gianni Giannini del calzaturificio Doucal’s di Montegranaro. Francia, Repubblica Ceca e Romania sono invece i Paesi europei da cui Expo Riva Schuh ha registrato un incremento maggiore dei visitatori. La fiera del volume svolta dal 10 al 13 giugno, ha accolto 11.224 buyer, in aumento di 200 unità rispetto all’edizione di paragone dell’estate scorsa. Una rassicurante stabilità, “condita” dal forte aumento degli arrivi da Turchia, Cina e Stati Uniti. Numeri e tendenze che fanno ben sperare in vista dell’89a edizione, in programma dal 13 al 16 gennaio 2018.

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