L’acquisizione di Thom Browne non pesa sui conti di Zegna: nel 2018 utile su del 3,6%. E Aeffe cresce in doppia cifra

Il gruppo Ermenegildo Zegna ha chiuso il 2018 con ricavi a quota 1,16 miliardi di euro (+0,4% a cambi costanti e -2% a cambi correnti), un ebitda di 143 milioni di euro, in leggera crescita rispetto all’anno scorso e un utile netto di 34 milioni di euro (+3,6%). Va sottolineato come anche dopo l’acquisizione dell’85% del brand americano Thom Browne, la posizione finanziaria netta risulta positiva. La quota export supera il 90%: la Cina è il mercato principale con una quota oltre il 50%. A proposito di Cina, il gruppo biellese ha appena aperto il suo flagship store online su Tmall Luxury Pavilion, il canale luxury di Alibaba. “Con la presenza su Farfetch, Wechat e, ora, anche Tmall, ovvero su importanti canali di vendita digitali prosegue il rafforzamento dell’omnichannel, che ci consente di offrire servizi sempre più personalizzati e tempestivi nei negozi e di ottimizzare le attività dei nostri poli produttivi specializzati” ha commentato il ceo Gildo Zegna, che nutre buone prospettive per quest’anno: “Nel 2019, anche grazie al consolidamento dei risultati del brand newyorchese Tom Browne, avremo risultati sicuramente migliori”.
I conti di Aeffe
Aeffe
ha chiuso il bilancio 2018 con ricavi a 346,6 milioni di euro (+10,9% a cambi correnti e +11,2% a valute costanti), ebitda a 43,3 milioni di euro (+18,5%) e utile netto di 16,7 milioni di euro (+46%). Calzatura e pelletteria generano il 31% del fatturato e hanno registrato un incremento del 9,3% L’assemblea degli azionisti del gruppo che controlla i marchi Alberta Ferretti, Philosophy di Lorenzo Serafini, Moschino, Pollini, Jeremy Scott e Cédric Charlier ha anche approvato un piano di acquisto e disposizione di azioni proprie entro un limite massimo del 10% del capitale sociale. (mv)

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