Louise Trotter e l’Intrecciato come segno radicale di identità

Louise Trotter e l’Intrecciato come segno radicale di identità

“Due strisce di pelle che, intrecciandosi, diventano più forti”. È questa l’immagine che Louise Trotter ha scelto per raccontare la sua idea di Bottega Veneta, come riporta d la Repubblica. Un marchio che da sempre non ha bisogno di loghi o monogrammi, ma che affonda le radici in un segno distintivo inscritto nella materia. L’Intrecciato, la lavorazione che da oltre cinquant’anni accompagna la maison vicentina, diventa per la nuova direttrice creativa un linguaggio universale, un segno radicale di identità capace di unire storie e persone diverse. È da qui che ha preso avvio il suo percorso, iniziato a gennaio e già tradotto in una collezione che riafferma la forza del brand attraverso la discrezione.

Segno radicale di identità

Prima di assumere la guida della maison, Trotter ha dichiarato di essere stata una collezionista appassionata di borse Bottega Veneta. L’arrivo ufficiale nel brand l’ha portata subito a Montebello Vicentino, cuore della manifattura, dove ha osservato da vicino la pazienza e la precisione richieste dall’Intrecciato. La tecnica, nata alla fine degli anni 60’ consiste nel sovrapporre sottili fettucce di pelle su una base o attorno a uno stampo, sempre e soltanto a mano. La disposizione diagonale e la qualità della pelle rendono ogni pezzo unico, riconoscibile senza bisogno di etichette. Per Trotter, questo gesto artigianale non è solo un dettaglio estetico, ma la metafora di una comunità che si rafforza nell’unione, un patrimonio che attraversa generazioni di creativi e continua a definire il DNA del marchio.

 

 

Ritorno alle origini

La prima grande prova della stilista inglese è stata la borsa Veneta (in foto a sinistra) presentata per la primavera-estate 2026. Innovativa ma fedele alle radici, riprende l’Intrecciato originale di 9 x 12 millimetri, restituendo comunque una certa idea di fluidità. Un ritorno consapevole alle origini, per Trotter, ma con la volontà di proiettare il marchio di casa Kering in un guardaroba contemporaneo. Per Trotter, tra l’altro, essere al corrente della storia di Bottega Veneta è il requisito necessario per farla evolvere. Così da trasformare l’intreccio del passato in una trama per il futuro.

Foto Bottega Veneta

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