L’annuncio era nell’aria da qualche mese ma nelle ultime ore le voci erano diventate insistenti. Noi ve lo avevamo anticipato a inizio 2025. Adesso è ufficiale: Maria Grazia Chiuri lascia Dior dopo nove anni. La stilista romana guidava la divisione femminile e haute couture del brand francese dal 2016. Lo ha annunciato con un post su Instagram. L’ultimo prodigio – sembrato un addio naturale secondo la stampa – era stata la collezione Cruise 2026 presentata a Roma. Un saluto creativo alla sua maniera. Ora riparte il totonomi. Chi prenderà il suo posto? La scelta più naturale sembra Jonathan Anderson, da aprile direttore creativo di Dior Homme e da sempre considerato suo successore anche per le collezioni femminili. Chiuri, invece, è ormai data in entrata da Fendi, alla guida delle collezioni donna e haute couture dopo l’uscita di Kim Jones. La stilista lavorerà a stretto contatto con Silvia Venturini Fendi, che si occupa dell’uomo Fendi. Per Chiuri si tratta in verità di un ritorno. Nel 1989, infatti, era stata assunta dalla maison romana per occuparsi degli accessori. Scossoni in vista da LVMH.
Chiuri lascia Dior
Protagonista indiscussa del fashion system, Chiuri vanta un curriculum di tutto rispetto, ed è forse questo uno dei motivi per cui LVMH (che possiede i due marchi) starebbe pensando di affidarle la direzione creativa di Fendi, dopo quasi un decennio da Dior. Le voci su una sua uscita si erano intensificate dopo la collezione Cruise 2026 presentata a Roma. Proprio Roma (e Fendi) è dove tutto comincia. Nel 1989, dopo gli studi in fashion design allo IED di Roma, Chiuri viene assunta da Fendi nella divisione accessori, all’epoca meno sviluppata di quanto lo sia oggi. Proprio in quell’occasione conosce Pierpaolo Piccioli. Insieme contribuiscono alla nascita e alla creazione di borse poi diventate iconiche. Su tutte, la Baguette.
Da Valentino
Il sodalizio con Piccioli si rafforza nel 1999, quando Valentino Garavani li chiama per ampliare la divisione accessori. A Chiuri il compito di curare anche la linea Red Valentino. Un primo grande tassello, però, arriva nel 2008 quando Monsieur Garavani nomina Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli direttori creativi del marchio. Insieme, per esempio, creano la linea di accessori Valentino Rockstud, miniera dell’azienda. Fino al 2016, quando Chiuri dice addio a Valentino per passare da Dior. Diventa così la prima donna alla guida creativa della maison francese. Ça va sans dire, la designer si focalizza sugli accessori, e su una narrazione che affonda le radici nel femminismo. Spesso enfatizzata nelle molteplici collaborazione con artiste da tutto il mondo.
Come si muoverà da Fendi
Come affronterà questo nuovo capitolo? Se dovessimo scommettere, punteremmo il nostro centesimo su un approccio diverso, meno focalizzato sugli accessori e di più sugli abiti. Che poi è quello che è mancato alle collezioni femminili di Fendi nell’ultimo periodo, e quello che rende le due divisioni sbilanciate. Certo, tutto passerà da che tipo di prodotto vorrà creare, ma Chiuri si troverà a gestire cento anni di storia e un’eredità che affonda le radici nella cultura romana. E poi la narrazione: fulcro centrale o a latere.
Foto Maria Grazia Chiuri
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