Murano, Buccinnà, Gassanoff: tre sguardi e un partner, Lineapelle

Murano, Buccinnà, Gassanoff: tre sguardi e un partner, Lineapelle

Corpi, memoria e materia. Nel calendario di Camera Nazionale della Moda, tre designer emergenti portano in passerella una riflessione profonda sul corpo, il tempo e la trasformazione. Francesco Murano, Galib Gassanoff del marchio Institution e Giuseppe Buccinnà presentano collezioni che intrecciano ricerca estetica e tensione concettuale. Tre sguardi e un partner, visto che Lineapelle ha sostenuto i designer nella selezione dei pellami e nella confezione di alcuni capi. Tra gesti sartoriali, riferimenti culturali e sperimentazioni materiche, le tre proposte raccontano un nuovo modo di abitare l’abito. Come estensione del sé, come archivio di memoria, come spazio di resistenza.

Tre sguardi e un partner

Con “Kinesis”, Murano esplora il corpo in azione come risposta alla stasi, trasformando l’abito in gesto. Ispirandosi al dinamismo, il designer costruisce una collezione in cui ogni capo è parte del movimento. Drappeggi fluttuanti, tagli netti e volumi fluidi disegnano silhouette che sembrano muoversi anche da ferme. La palette, dominata da bianco ottico, neri intensi e neutri caldi, richiama l’essenzialità cromatica. In passerella, materiali come georgette, jersey e pelle si alternano a trasparenze e spacchi, in un dialogo tra leggerezza e struttura.

 

 

Le tracce corporee di Giuseppe Buccinnà

Giuseppe Buccinnà presenta una collezione che affronta il corpo e la memoria in chiave distopica, dove il tempo non scorre ma si frantuma, si decostruisce e si ricompone. L’abito diventa archivio fisico, superficie su cui si imprimono tracce indelebili. Al centro della ricerca, la pelle: materia viva e mutevole, protagonista assoluta di una sperimentazione che ne esplora le potenzialità espressive. Grazie al supporto di Lineapelle, il designer ha trattato la pelle come un linguaggio, capace di scrivere memorie. Il risultato è un gioco di tensioni visive e tattili, tra pieghe strutturate e tagli geometrici, che dislocano e ricompongono la forma. Una nuova grammatica del corpo, sempre in trasformazione, che per la prima volta sceglie di parlare anche attraverso i colori.

La memoria acquatica di Institution

La quarta collezione di Institution, intitolata “Su”, acqua, in turco arcaico, è un viaggio tra radici caucasiche e innovazione sartoriale. Gassanoff reinterpreta il chepken, tradizionale giacca maschile del Caucaso, in chiave minimalista e scultorea. I capi raccontano gesti lenti e antichi. Frange, nodi fatti a mano, schiene scoperte e silhouette rigide evocano un tempo dilatato. La collezione è una riflessione sull’identità e sulla memoria, dove la tecnologia non cancella il patrimonio immateriale, ma lo amplifica.

Foto Murano, Buccinnà, Institution

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