La terza giornata della Milano Fashion Week primavera-estate 2026 ha portato in passerella tre visioni profondamente diverse, accomunate da un’urgenza espressiva: reinventare il presente o, almeno, adattarsi al divenire. Prada veste l’incertezza attraverso lo smantellamento, Adrian Appiolaza gioca con il “niente” iconico di Moschino mentre da Emporio Armani è la memoria a prendere il sopravvento,…
Prada veste l’incertezza, Moschino eleva il niente, Armani-memoria
