Stewart, le giacche in pelle toscane sognano USA e Cina. L’arma vincente: conoscere i segreti della pelle

Occhi puntati verso l’estero per Stewart, brand toscano di capispalla in pelle fondato nel 1975 a Reggello (tra Firenze e Arezzo), in questi giorni presente a Pitti Uomo 95. I buoni propositi per il 2019 di Vittorio Piani (da 6 anni a capo dell’azienda) sono infatti allargare il business a Estremo Oriente e USA: “Mercati sicuramente difficili da penetrare – ha raccontato a FashionNetwork.com – per questo motivo siamo alla ricerca di partner distributivi, in particolare per la Cina”. Il rilancio internazionale del marchio fa perno sulla sua anima 100% made in Italy e sulla conoscenza dei materiali: “Siamo una via di mezzo tra la conceria e il prodotto finito – ha spiegato Piani –. La nostra forza sta proprio nel fatto di saper lavorare la pelle e applicare trattamenti e lavaggi particolari ai capi”. L’obiettivo è quello di svincolarsi da una clientela esclusivamente italiana per crescere all’estero e raggiungere dimensioni e volumi significativi. “Vorrei passare dai 3 milioni di fatturato del 2018 ad almeno 15 milioni nel giro di 5 anni”, spiega il manager. L’ultima novità del brand, in arrivo entro l’anno è il concept “Nuvola”: giubbotti ultra-light (solo 970 grammi) realizzati con una pelle morbidissima con piumino all’interno. (mvg)

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