Ai cinesi piace e-commerce: shopping di lusso online su del 12%. E cresce il polo anti-Alibaba

In Cina il lusso vende sempre di più sul canale digitale. Lo sostiene la ricerca “China Luxury E-Commerce Whitepaper 2017”, realizzata da Secoo Holding, Tencent e Deloitte. Il report, presentato di recente, riguarda le vendite di articoli di lusso in Cina nel corso del 2016. I dati hanno rilevato una crescita delle vendite dei prodotti di lusso negli store fisici pari a +2%: poca cosa rispetto al +12% realizzato dagli store online. Inoltre, rispetto alle vendite totali del lusso in Cina, la quota del mercato online è destinata a crescere dall’8% del 2017 sino al 13% del 2021. Tra gli articoli di lusso acquistati online, tra i primi posti figurano scarpe (24%), borse (20%) e, più dietro, gli accessori (10%).  Sono i più giovani gli autentici protagonisti del boom di lusso via web: il 42% dei nati negli anni ’90 fa shopping solo online e, nello stesso tempo, gli under 30 rivolgono sempre più la propria attenzione ai beni di lusso made in China, grazie al fatto che hanno prezzi più competitivi e a causa di un amor patrio che influisce sui loro consumi. A proposito di e-commerce cinese, lo stesso Tencent, in sinergia di JD.com (piattaforma online di cui controlla un pacchetto del 18%), si è impegnato in investimenti (incluso l’acquisto di azioni di nuova emissione) per 863 milioni di dollari in Vipshop, portale specializzato nelle offerte flash e negli sconti. Il programma prevede l’integrazione delle strutture a favore della cooperazione nella distribuzione, nella presenza sui social cinesi e nella logistica. Una mossa per aggregare un polo che, nel mercato della Repubblica Popolare, possa fare una concorrenza ancora più strutturata ad Alibaba.

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