Custom made, dipinta a mano, lavorata artigianalmente: a Pitti Uomo la pelle va soprattutto al naturale

Che si tratti di uno stilista emergente di Los Angeles, un designer stravagante dal Giappone o di un brand affermato italianissimo, la pelle è imprescindibile in ogni collezione. Le proposte per l’estate 2018 presentate a Pitti Uomo, in corso alla Fortezza da Basso di Firenze fino a domani, vedono un incremento dell’utilizzo dei pellami. Ognuno cerca, in varie declinazioni, di far emergere le peculiarità del materiale: naturalezza, artigianalità, tatto, morbidezza. Nelle calzature le sneaker fanno da padrone nello sperimentare sulle tomaie: dalle scarpe in camoscio lavorato, “hairy suede”, presentate da Superga e dal brand Diemme (Oné di Fonte, Treviso), a quelle ricamate con orlatrici e costruite al 100% in pelle con bombature in gomma del nuovo marchio streetwear Self Made di Gianfranco Villegas. Tutti puntano sul “fatto a mano”, sulla naturale materialità della pelle, come i designer americani del brand Collegium (Los Angeles) che per le loro sneaker scelgono la pelle conciata al vegetale in Toscana. Anche nell’abbigliamento ampio spazio alla pelle con una vera passione per i biker jacket: personalizzati da capi vintage e dipinti a mano, come nel caso di Domrebel (Montréal), in pelle di agnello o vitello lavata ma anche in vero coccodrillo e pitone per il brand giapponese Backlash (Tokyo), ricamati e borchiati per Religion (Regno Unito), colorati come murales dalle designer italiane di Bad Deal. Si cerca l’unicità dell’handcrafted e del custom made esaltando il carattere della pelle, avvalorato come materiale prezioso (mvg).

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