Il fattaccio è accaduto l’11 luglio. Nel Gujarat, stato Nord Occidentale dell’India, quattro persone, pare operai di conceria, sorprese mentre trasportavano la carcassa di un bovino, sono state aggredite brutalmente con bastoni e spranghe di ferro da cinque “Cow Vigilantes” (guardiani delle vacche, nella foto). Nello Stato, a maggioranza Indù, le vacche sono sacre, la loro soppressione è proibita per legge, mentre la rimozione delle loro carcasse dalle strade è affidata ai Dalit, cioè gli appartenenti alla casta più umile degli “intoccabili”. Le quattro persone erano accusate di voler scuoiare l’animale e di essere contrabbandieri di pellami. Gli stessi aggressori hanno ripreso le violenze con i cellulari, per poi pubblicare le immagini in rete. Proprio la diffusione dei filmati ha scatenato in tutti i centri del Gujarat violente proteste contro le Forze dell’Ordine (accusate di non essere intervenute in difesa dei quattro operai proprio perché Dalit), culminate con l’omicidio di un poliziotto, il tentativo di suicidio dimostrativo di sette giovani Dalit e numerosi feriti. (rp)
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