La scarpa UE secondo Cleto Sagripanti (presidente CEC): freno a mano tirato e “obbligo di diversificare i mercati”

Primo semestre 2016 con il freno a mano tirato per l’industria calzaturiera europea che è chiamata a “diversificare mercati e canali di vendita”. Il presidente CEC, Confederazione Europea dell’industria Calzaturiera, Cleto Sagripanti (nella foto), in un’intervista rilasciata a wordfootwear.com, ha analizzato i primi sei mesi del settore continentale: “La situazione sociale ed economica mondiale frena tutti i settori. In Europa il consumo è rallentato da fattori esterni ed interni: il terrorismo, la Cina, il declino di Hong Kong, le difficoltà della Russia, la stagnazione USA e le oscillazioni valutarie”. Sagripanti si è però detto fiducioso per il prossimo futuro, “non appena si comprenderanno le intenzioni di Trump e quando i consumatori si metteranno alle spalle gli attacchi terroristici. La svalutazione della sterlina si sta dimostrando un’opportunità per i calzaturifici del Regno Unito”. Poi, ha suggerito alcune strategie imprenditoriali: “Le imprese europee sono invitate a diversificare i mercati per affrontare meglio qualsiasi crisi e sviluppare più canali di vendita per raggiungere più consumatori”. (mv)

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