A Londra chiude la catena BHS: 11.000 dipendenti a rischio, il caso in Parlamento

BHS chiude e chiede scusa ai dipendenti. Fondata nel 1928, la catena di grandi magazzini inglesi British Home Stores era stata posta in amministrazione controllata ad aprile. Aveva ricevuto delle proposte per il suo salvataggio, che però sono state giudicate insufficienti, e così sarà costretta a chiudere progressivamente i suoi 163 negozi e licenziare 11.000 persone. Secondo i media britannici si tratta del più grande fallimento del retail nel Regno Unito dopo quello dei magazzini Woolworth nel 2008. I debiti accumulati da BHS sono stimati in 1,3 miliardi di sterline (oltre 1,6 miliardi di euro). Sotto accusa Dominic Chapell che l’anno scorso aveva rilevato la catena da Arcadia al prezzo simbolico di una sterlina. Stamattina Chapell riferisce in Parlamento. Ieri nove membri del team di gestione BHS hanno inviato una lettera di scuse ai dipendenti, puntando il dito sull’incapacità di raccogliere i fondi necessari, come viceversa Chapell aveva assicurato. (mv)

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