Era già stata sequestrata per ben due volte la fabbrica gestita da cinesi che è andata a fuoco sabato notte a Oste, frazione di Montemurlo (Prato). All’interno del fabbricato la produzione di divani e poltrone non si fermava mai. I residenti lo avevano segnalato al Comune che aveva predisposto i controlli, eseguiti a giugno e ottobre 2013. Un terzo controllo era in programma, ma non ce n’è stato il tempo. In base a un primo esame compiuto dai Vigili del Fuoco sembrerebbe che l’incendio sia partito dal primo piano. “Si vedeva un piccolissimo principio di fiamme. Poi in un attimo la situazione è diventata spaventosa. Una folata di vento e tutto è bruciato” raccontano i testimoni oculari. I Vigili del Fuoco hanno immediatamente fatto sgomberare il condominio attiguo, una palazzina con quattro appartamenti. Il tetto della fabbrica, in amianto, è crollato e i tecnici dell’Arpat stanno effettuando le analisi del caso. Il sindaco Mauro Lorenzini è preoccupato sull’aumento esponenziale delle aziende cinesi. “La Camera di Commercio – spiega – ci invia l’elenco delle aziende che si insediano nel nostro territorio: su 10 verifiche in 5 casi i Vigili del Fuoco trovano realtà molto diverse da quelle dichiarate. La situazione sta diventando insostenibile”. (mv)
TRENDING