O cambiare o cambiare

Alternativa, per la scarpa italiana, non c’è. Da Montebelluna alla Puglia, da chi sta meglio a chi (come nelle Marche) soffre di più, l’esigenza di tutti, dopo le fatiche 2016, è dare “una nuova immagine dell’impresa calzaturiera”. Senza rinunciare alla qualità. Il commento del presidente Assocalzaturifici, Annarita Pilotti.
tratto da Mdp – LaConceria n. 41, clicca qui per accedere a tutti i contenuti

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