La crisi? Un’opportunità per ripartire. Lo pensa la famiglia Riva, che a Rudiano vuole far rinascere le scarpe sportive Tepa Sport, nate nello stesso centro del Bresciano nel 1952 dai fratelli Paolo, Rino e Battista Riva. Il nome “tepa” è la versione dialettale di “teppa”, come vengono definiti i tre vispi fratelli. Le Tepa vivono il loro periodo d’oro negli anni ’70, quando sono diffusissime nei campi di calcio, arrivando ai piedi della nazionale italiana. All’epoca l’azienda dà lavoro a 300 dipendenti, producendo circa 5.000 paia ogni giorno. Poi, negli anni ’80 i grandi marchi dello sport hanno la meglio e Tepa sport fallisce nel 1985, nonostante i tentativi di rilanciarla. Nel 2015 il tentativo lo compie la famiglia Riva guidata da Mariano, figlio di Rino, con la Pin Up che rileva il marchio della “V” bianca. L’obiettivo è di arrivare a 50.000 scarpe all’anno entro il 2018, il sogno è di riportare tutta la produzione a Rudiano. Per ora infatti, la produzione viene eseguita da laboratori esterni, alcuni in Italia e altri fuori mentre le vendite sono online e in alcuni negozi. Entro giugno aprirà ad Adro il primo negozio monomarca. I nuovi modelli soprattutto quelli made in Italy puntano sulla pelle come Marathon e Real. (mv)
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