Puglia: 30 condanne per false assunzioni nel calzaturiero e truffa all’INPS

L’operazione Caronte prese il via in Puglia all’alba del 4 febbraio 2009, quando furono arrestate 48 persone. Tutto ebbe inizio con un controllo ai conti di due imprese del calzaturiero – per verificare alcune anomalie sui contributi INPS – le cui pratiche di lavoro erano state affidate a uno studio di consulenza del lavoro di Casarano. Le indagini coinvolsero lo studio di consulenza di Casarano, due funzionari INPS, alcuni imprenditori calzaturieri, 70 falsi lavoratori e un sindacalista. La truffa ammonta a quasi 2 milioni di euro. Era finalizzata a intascare le indennità di mobilità, di disoccupazione, di malattia e di maternità. Il tutto facendo risultare sulla carta assunzioni e licenziamenti di lavoratori che nella realtà erano fasulli. Oppure permettendo a decine di extracomunitari di ottenere il permesso di soggiorno attraverso finti contratti di lavoro. I reati contestati, a vario titolo, sono quelli di associazione per delinquere, truffa aggravata, falso, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, istigazione alla corruzione e rivelazione del segreto d’ufficio. Nella sentenza di primo grado ci sono stati 11 assolti, 30 persone condannate ad oltre 77 anni di carcere in totale e sei dichiarazioni di non luogo a procedere. (mc)

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