Salvataggio Carismi, dopo PVE si defila anche Interritus. Continuano le trattative con Barent’s

Prosegue senza sosta l’individuazione di un investitore che metta in salvo la Cassa di Risparmio di San Miniato, effettuando la ricapitalizzazione da 150 milioni di euro necessaria. In questi giorni i vertici della banca toscana hanno incontrato gli esponenti del fondo anglo-panamense Barent’s per trattare l’offerta di acquisto. Dopo il fallimento delle trattative con il fondo inglese Pve Capital, si cercano altre possibilità di salvataggio per l’istituto bancario che ha tra i suoi soci molti imprenditori conciari e conta oltre 600 dipendenti. Barents al momento sembra l’unico pretendente rimasto in lizza tra i possibili acquirenti di Carismi, poiché anche l’altro fondo che aveva mostrato interesse, Interritus, sembrerebbe essersi ritirato. L’offerta di Barents però avrebbe qualche punto critico: l’obiettivo del fondo straniero sarebbe quello di cambiare sostanzialmente la natura della banca, con la cessione di attività nel comparto retail in cambio di attività nel campo assicurativo. Inoltre i capitali per l’acquisizione sarebbero versati in parte dal fondo, 100 milioni, e i restanti 50 sarebbero stati richiesti, a fondo perduto, al FIG, Fondo Interbancario di Garanzia. Nell’attesa che si delinei una probabile soluzione, resta la preoccupazione dal punto di vista occupazionale della banca: si parla già di circa un centinaio di esuberi. (mvg)

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