Svezia: malato di Alzheimer dimentica di essere vegano e vuole solo carne

Sembra una barzelletta, ma non lo è. L’anno scorso in Svezia, un uomo di 75 è stato ricoverato in una struttura specializzata per la sua malattia, l’Alzheimer. Da decenni vegano, l’uomo, dicono le cronache locali, una volta entrato in clinica, “ha consumato pasti vegani preparati appositamente per lui, dietro esplicita richiesta della moglie che lo ha fatto ricoverare da quando il decorso della malattia, impossibile da gestire per lei, ha richiesto l’intervento di personale specializzato”. Un giorno, però, l’uomo, che si chiama Oscar, ha assaggiato per sbaglio il piatto del vicino di tavolo e in lui si è risvegliato “l’istinto della carne”. Nel piatto c’erano polpette al sugo. Da allora Oscar ha rifiutato qualsiasi pasto vegano, chiedendo solo carne e polpette. La moglie si è opposta, “sostenendo che il marito, nel pieno delle sue facoltà mentali, non avrebbe mai consumato nemmeno per sbaglio delle proteine di origine animale”. Intanto il marito, a ogni pasto, protesta a gran voce e cerca di appropriarsi degli avanzi di carne lascati dagli altri degenti. Il caso diventa di dominio pubblico e scatena in Svezia un dibattito etico relativo al libero arbitrio di una persona affetta da demenza senile e quindi, teoricamente, non più in grado di decidere per se stessa. I vegani, nel loro estremismo, si dicono convinti che l’uomo avrebbe dovuto continuare la dieta che si era imposto nella vita. L’istinto di Oscar, risvegliato da una malattia che gli ha fatto dimenticare di aver mangiato per decenni ortaggi e vegetali vari, ha scelto invece la carne. L’ultima parola sulla vicenda l’ha pronunciata il Comitato etico del Ministero svedese della Salute e del Welfare, che ha deciso che il personale doveva rispettare il desiderio di Oscar di scegliere cosa mangiare.

CONTENUTI PREMIUM

Scegli uno dei nostri piani di abbonamento

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
iscriviti adesso
×