Tod’s, nel 2016 ricavi per 1 miliardo (-3,2%): frenano calzatura (-2,5%) e pelletteria (-9,4%). Il riscatto passa dal web

Calzatura in frenata (vendite per 791,3 milioni di euro, -2,5% a cambi correnti e -3% a cambi costanti) e pelletteria e accessori con la retromarcia (142,5 milioni di euro -9,4% e -10,9%) per il gruppo Tod’s, che ha chiuso il 2016 con un fatturato consolidato di 1.004 milioni di euro, con un calo del 3,2% rispetto al 2015 (-3,8% a cambi costanti). Il fatturato del solo quarto trimestre è pari a 246,3 milioni di euro, in calo dell’1,5% rispetto al quarto trimestre 2015. A cambi costanti, il marchio Tod’s perde il 7,5% delle vendite, Hogan il 3,3%, mentre i due brand più piccoli guadagnano: Roger Vivier +5,6% e Fay +5,3%. A livello geografico male Americhe (-8,7%) e Cina (-6,8%). L’Italia, mercato di riferimento, scende del 3,5%. In calo anche i ricavi generati dai negozi a gestione diretta (-4,3%). Diego Della Valle è fiducioso, punta sull’online e sulla riorganizzazione della struttura (ufficio stile e manager): “I primissimi segnali di vendita delle nuove collezioni estive sono positivi e questo ci conferma di essere nella giusta direzione: la strategia adottata sta dando buoni segnali. Stiamo lavorando per sviluppare bene e velocemente la divisione digitale che è, e sarà sempre di più, fattore determinante di successo”. Il patron di Tod’s ha annunciato “l’apertura di alcuni negozi di nuova generazione, capaci di offrire esperienze d’acquisto totalmente nuove” e ha fatto sapere di aver siglato l’accordo per aderire al regime del Patent Box. (mv)

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