Tragedia in India: 13 morti nell’incendio di una fabbrica abusiva di accessori in pelle (forse falsi)

Sono morti nel sonno, in 13: 10 soffocati, 3 arsi vivi. Altri nove sono rimasti feriti, 4 in modo particolarmente grave. Questo il pesante bilancio dell’ennesima tragedia che ha colpito, nella notte tra giovedì e venerdì, l’area pelle indiana. È successo a Sahibabad, nei sobborghi di New Delhi, all’interno di una una zona residenziale dove, in uno stabile privo anche dei più elementari sistemi di sicurezza un imprecisato numero di persone viveva negli stessi spazi in cui confezionava giubbotti e borse in pelle. La fabbrica, secondo i primi riscontri delle autorità locali, era del tutto abusiva, mentre ancora non sono state chiarite le cause che hanno generato le fiamme. L’edizione online del quotidiano britannico Daily Mail si spinge oltre, sostenendo che la fabbrica abusiva produceva articoli in pelle contraffatti. I Vigili del Fuoco, accusati di essere intervenuti due ore dopo il primo allarme, hanno impiegato quasi mezza giornata per domare le fiamme. Secondo le prime ricostruzioni la fuga dei dipendenti è stata resa difficoltosa dai pellami accatastati ai piedi dell’unica scala di accesso. Nel novembre 2013, a New Delhi, un incendio in un laboratorio di pelletteria aveva ucciso sei persone, rimaste intrappollate nell’edificio fatiscente dove lavoravano e vivevano.

 

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