La borsa in pelle che ricarica il cellulare

Si chiama Quasar, la start up con sede a Firenze, ma i cui ideatori arrivano dal Comprensorio del Cuoio, che produrrà borse rigorosamente in pelle con memorie elettroniche in grado di immagazzinare dati dai dispositivi informatici e di trasferirli tra loro in modalità wifi. Il modellista di Bianchi e Nardi (Scandicci), Antonio Colella, 37 anni di Fucecchio, e il 29enne Daniele Salassa di San Miniato, dipendente del Gruppo Kering, hanno pensato a una soluzione di tecnologia “indossabile” che permetta anche di ricaricare telefoni cellulari e tablet col sistema dell’induzione, senza dover ricorrere a cavi. Il tutto grazie a una applicazione che dialoga con i sistemi Apple e Android. (aq)

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