Cinquant’anni di pelletteria nell’Amiata

Cinquant’anni di pelletteria nell’Amiata
Era il 1963 quando a Piancastagnaio, comune di Siena di circa 4mila abitanti, fu aperta la prima azienda della pelle. Era stato il parroco Don Zelio Vagaggini a concertare, insieme al ministero dell’Interno, dei corsi per pellettieri tenuti dal fiorentino Adone Arnetoli, con l’obbiettivo di risollevare l’economia disastrata del paesino ai piedi del monte Amiata. Oggi è l’attività produttiva principale del paese, con oltre 800 dipendenti e investimenti di grandi marchi sul territorio (da Gucci a Fendi). L’importante traguardo sarà celebrato il prossimo 25 maggio presso il teatro comunale di Piancastagnaio, con un convegno con le istituzioni, le associazioni di categoria e i rappresentanti della pelletteria per un confronto sullo stato attuale e le prospettive future del comparto. “L’area dell’Amiata e soprattutto di Piancastagnaio – ha commentato Fabrizio Agnorelli, sindaco della cittadina – ha rappresentato e rappresenta un bacino di notevole interesse per il mondo della pelletteria grazie all’ottimo standard qualitativo che la manodopera presente è in grado di garantire. Un settore che registra un’evoluzione positiva grazie anche a una nuova organizzazione del lavoro e al consolidamento della presenza delle grandi griffe”. (m.c.)

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