In.Co ci ripensa?

Secondo i sindacati, l’azienda del gruppo Ermenegildo Zegna che ha da tempo minacciato la chiusura dello stabilimento di Rubano (Pd), dove occupa 230 lavoratori, per assumere a Novara seguendo una riorganizzazione aziendale, ha aperto uno spiraglio dopo circa due settimane di presidio permanente di fronte ai cancelli dello stabilimento e dopo gli interventi delle istituzioni locali e nazionali. Il Gruppo guidato da Gildo Zegna sta riorganizzando la produzione, il controllo della filiera e la messa a punto di nuovi stabilimenti, investendo in Italia circa 20 milioni di euro. E’ quanto apparso sul bilancio 2014 che Ermenegildo Zegna ha chiuso con un fatturato di 1,21 miliardi di euro rispetto a 1,27 miliardi del 2013. L’ebitda è 185 milioni di euro (15,3% delle vendite) e l’utile netto è di 71 milioni di euro su cui hanno pesato negativamente gli oneri fiscali straordinari e i costi di rilancio del marchio Agnona. A frenare i conti, il rallentamento dell’abbigliamento maschile in Cina, che resta il mercato più importante seguito dagli Stati Uniti, la crisi in Russia e l’oscillazione delle valute. Alla fine del 2014, la griffe poteva contare su 525 negozi monomarca, dei quali 298 in proprio. Erano 546, di cui 312 in proprio, nel 2013. (mv)

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