Prima a Cologno Monzese (in una condizione definita “raccapricciante” dalle Forze dell’Ordine), poi a pochi chilometri di distanza, alla periferia della cittadina di Caponago. Ora è la volta di Paderno Dugnano. Da luglio, in Lombardia, il lavoro clandestino “alla cinese” è tornato tristemente d’attualità. Ieri è stata scoperta un’altra fabbrica di pelletteria gestita da un imprenditore cinese che dava lavoro a 10 dipendenti in nero e a 5 che non avevano il permesso di soggiorno. Immediata la denuncia per sfruttamento dell’immigrazione clandestina, una multa di 25.000 euro e la proposta alla Direzione Territoriale del Lavoro di sospensione dell’attività.
La clandestinità “alla cinese” dilaga in Lombardia: pescata una pelletteria “in nero” a Paderno Dugnano (Milano)
![](https://ehj4gaypy53.exactdn.com/wp-content/uploads/2016/09/immagini.quotidiano-885x424.jpg?strip=all&lossy=1&sharp=1&ssl=1)