La Florida ha troppi pitoni birmani e così la loro pelle diventa risorsa . Nello stato americano hanno intensificato la cattura della specie per cercare di salvare le Everglades, un ampio parco nazionale formato da paludi dove regna il pitone birmano che mette a repentaglio le altre specie animali. Ogni pelle di pitone aiuta a proteggere fino a 460 animali autoctoni che un singolo pitone lungo 4 metri altrimenti consumerebbe nel corso della sua vita. Senza il pitone aumenta la possibilità di sopravvivenza di 39 specie in via di estinzione.
La pelle diventa risorsa
Il governatore della Florida Ron DeSantis ha annunciato che lo Stato ha intensificato la cattura dei pitoni birmani. “Nello scorso mese di luglio è stato registrato un numero di catture superiore a quello dell’intero 2024″, ha affermato DeSantis. Lo riporta il New York Post. Tra maggio e luglio 2025, sono stati catturati 1.022 pitoni, quasi il triplo del numero catturato nello stesso periodo del 2024.
La partnership
Questo programma di catture è il risultato di una partnership siglata tra la Florida Fish and Wildlife Conservation Commission (FWC) e Inversa, società con sede a Miami. Invece di affidarsi all’agricoltura o alla caccia illegale, questa azienda trasforma le specie invasive distruttive in quelle che il suo CEO Aarav Chavda definisce “specie esotiche etiche”. Inversa, fondata nel 2020, non si limita a lavorare le pelli di pitone. Ma ha assunto una cinquantina di cacciatori di pitoni professionisti. I capi realizzati con l’utilizzo di pitone birmano proveniente dalla Florida hanno sfilato in passerella da Gabriela Hearst e Khaite. Henri Ferré, responsabile dello sviluppo di Inversa ha dichiarato che la partnership pubblico-privata consente anche di far risparmiare i contribuenti che altrimenti avrebbero dovuto pagare l’intero costo per la cattura e la successiva gestione dei serpenti. (mv)
Foto Gabriela Hearst e Khaite
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