La storia di Stalvey: borse hard luxury che puntano all’Uomo e hanno a che fare con una laurea in Economia

Nel 2014 James Stalvey lanciò una collezione di borse da donna, esclusivamente in rettile, made in Italy. Stalvey non è uno stilista: è laureato in Economia alla Columbia University dove ha anche lavorato nel dipartimento di Scienze Neurologiche. La nascita del suo brand ebbe origine dal fatto “di non essere riuscito a trovare una borsa a sacca in alligatore. Non credevo fosse difficile, invece lo era”. La prima partnership fu con Barneys. Oggi i suoi modelli classici (che adocchiano lo street style) sono in vendita anche da The Webster, Harrods, Lane Crawford e in altri fashion mall nel mondo. Dopo aver arricchito la collezione con modelli e materiali (lucertola, alligatore e struzzo, soprattutto) ed aver generato una linea in rettile e oro a 24 carati (l’oro è fuso dentro le pelli, procedimento sviluppato da una conceria francese), dalla prossima stagione Stalvey lancia borse e accessori maschili: “Quattro anni fa il mercato era differente, oggi i grandi negozi del lusso stanno investendo nell’Uomo ed è un ottimo momento per farlo” ha dichiarato il fondatore ai media americani. I prezzi sono “di un certo livello”: 450 dollari per il porta carte di credito, 5.000 per il beauty case, 25.000 per la sacca. Se borse e zaini sono stati fotografati con celebrità come Gigi e Bella Hadid, Naomi Campbell e Beyoncé, Stalvey spera di attrarre anche controparti maschili “perché la nostra è una linea che si ispira alla strada vera, ed è un momento ideale per questo”. (pt)

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