Se i modelli Birkin e Kelly sono da sempre l’emblema di Hermès, oggi la pelletteria della maison francese si sta ridefinendo. Nel terzo trimestre, inoltre, cinture e scarpe cominciano a giocare un ruolo nelle collezioni. Non è tutto. Come ha sottolineato ieri Patrick Thomas, co-amministratore del gruppo, “una delle nostre unicità è data dal bilanciamento dei numeri nelle vendite maschili e femminili”. Gli incassi sono aumentati del 5,5% nel periodo considerato (895,5 milioni di euro), il prodotto in pelle ha conosciuto una perdita dello 0,5%, ma liberato dal giogo dei tassi di cambio la voce di bilancio è invece positiva (8,4%). I quattro modelli in evidenza, tra le borse, sarebbero Lindy, Double Sens, Toolbox e Jypsiere. Questi, afferma Thomas, testimonierebbero il percorso di uscita del mercato dal cosiddetto “moda bling bling” (il campanellino suonato dalla borsa-logo) a vantaggio dei “prodotti ad alto contenuto artigianale. Ed in questo, è il consumatore americano che sta gravitando attorno al prodotto di alta qualità”. (pt)
Le borse emergenti per Hermès
