Longchamp si gode il suo +20% e ringrazia la greedflation (inflazione per avidità) di un certo lusso. “Abbiamo beneficiato dei consumatori che si chiedono se sia normale vendere una borsa per 3.000 sterline” afferma il CEO Jean Cassegrain a WWD. Nel 2023 Longchamp è cresciuto del 45%, nel 2024 del 20% e anche nel 2025 sta registrando una crescita delle vendite.
Longchamp si gode il suo +20%
“Il nostro business è stato molto forte negli ultimi tre anni. Diffondiamo un’immagine gioiosa, positiva e ottimistica, mentre molti marchi tendono ad essere più freddi e monocromatici” spiega Cassegrain. Secondo il CEO c’è anche un fattore prezzi. Nonostante anche quelli di Longchamp siano in aumento (non per avidità, ma per l’inflazione, ci tiene a precisare Cassegrai), la griffe ha beneficiato dei ritocchi molto più elevati della concorrenza. Perché una quota di consumatori, abbandonata dai brand internazionali, è andata a caccia di alternative.
I canali
E se 40 anni fa le vendite del marchio francese facevano affidamento sul commercio all’ingrosso, ora è il retail diretto a trainare i ricavi. “Il vantaggio principale della vendita all’ingrosso è che apre il marchio a una clientela diversa che entra nel negozio, ma per noi è comunque importante mantenere il pieno controllo del messaggio dall’inizio alla fine”, ha affermato Cassegrain. Che conferma come anche nel 2025 la traiettoria positiva del marchio stia proseguendo. Al buon andamento del marchio sta contribuendo la strategia di portare Longchamp nel mondo attraverso iniziative ed eventi. “Dobbiamo fare di tutto per esistere in un mondo molto competitivo. Gli eventi sono diventati un modo significativo di comunicare” osserva il CEO del marchio. Secondo il quale un mercato promettente è il Medio Oriente. Anche perché i consumatori sono stati “educati” in Europa, in particolare Londra. (mv)
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