Micam e Mipel danno i numeri: in 45.424 per la fiera della calzatura (e quanti cinesi), 13.000 per la pelletteria

Micam e Mipel, conclusi ieri, danno i numeri. Partiamo dalla calzatura. L’edizione numero 86 di Micam ha visto la presenza di 45.424 visitatori, di cui 27.272 esteri e 18.152 italiani. Il numero di visitatori è in linea con l’edizione di settembre 2017 e registra un aumento del 2,7% rispetto a febbraio 2018. Sul fronte internazionale si rileva una forte crescita dei visitatori provenienti da Cina e Hong Kong, che insieme rimbalzano del 68,6%, seguiti dai colleghi nordamericani (+43,2%). In Europa bene Spagna (+9,6%), Portogallo e Svizzera. Calano Francia, Germania, Russia e area CSI. “Micam resta una manifestazione a forte vocazione internazionale. Per mantenere questo primato abbiamo chiesto al vicepremier Di Maio, in occasione della sua visita, di liberare quante più risorse possibili a favore delle PMI e e del lavoro per abbattere il cuneo fiscale” afferma Annarita Pilotti, presidente di Assocalzaturifici. “È fondamentale inoltre togliere le sanzioni alla Russia che impattano in modo negativo sulla presenza dei loro compratori. Infine, urge la creazione di una norma a livello europeo sull’etichettatura di origine obbligatoria per tutelare l’eccellenza della produzione manifatturiera”. Capitolo pelletteria. L’edizione 114 di Mipel, dicono gli organizzatori, “è stata la migliore di sempre perché ha visto crescere sia il numero degli espositori che quello dei visitatori”, che sono stati circa 13.000, in aumento rispetto a febbraio 2018 e settembre 2017, con “picchi nei primi due giorni di manifestazione”. Notevole affluenza di visitatori provenienti da Giappone e Corea del Sud, Cina, Russia e Ucraina. Bene anche Stati Uniti, Australia e Portogallo. In calo i tedeschi. Stabili gli italiani. Per Danny D’Alessandro, direttore generale Mipel e Assopellettieri, “stiamo crescendo e consolidando un ruolo importante a livello internazionale. Mipel è una piattaforma a disposizione del sistema produttivo della pelletteria e rappresenta un esempio dell’Italia che funziona e che ha voglia di vincere la competizione internazionale. Siamo aperti al futuro e all’innovazione. Chiediamo alle nostre aziende di credere nelle nostre proposte”. (mv)

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